Trent’anni di grandi mutamenti. Bianchi: “Il mercato si autoregola e alla fine vince la qualità”.

I miei 28 anni trascorsi alla presidenza della nostra associazione coincidono con i grandi mutamenti della nostra città. E l’inizio corrisponde con una precisa data che, in termini automobilistici, coinciderebbe con uno “stop and go”. Parlo del 1992 anno in cui termina il modello economico della difesa “crisi dell’EFIM” e inizia una fase confusa in cui non appariva chiara la strada da intraprendere.

Per me, che ho vissuto quotidianamente questo lungo periodo ai vertici di Confcommercio, è diventato facile partecipare a questi processi di trasformazioni e acquisire quella visione d’insieme che ci portasse a promuovere proposte e idee idonee a modificare la nostra economia e il nostro modello di vita.

Con lo scorrere degli anni abbiamo compreso come Spezia fosse una città di mare e che la propria naturale vocazione economica provenisse da questo, scoprendo di fatto la Blue Economy. Mi fa piacere ricordare come la Blue Economy sia nata in casa nostra e abbia maturato la propria crescita grazie alla Camera di Commercio, sotto la nostra presidenza.

Questi ultimi anni, in modo particolare quelli post covid, sono stati particolarmente tumultuosi, abbiamo assistito a un forte incremento turistico con la conseguente crescita dell’offerta di alloggi e attività “food and beverage”. Siamo passati da città dormitorio buia e spenta a città vivace.

Ogni mutamento porta con sé luci e ombre, e pure la nostra città non può esimersi da tutto ciò. Ascoltando alcuni colleghi del Nord-Est  ho saputo della nascita di comitati spontanei “no trolley”, soliti eccessi italiani. Dal buio assoluto ai lampi di luce il passo è breve ma cerchiamo di non rovinare il giocattolo, forse qualche regola e verifica in più servirebbero, ma senza esagerare.

Dico sempre che il mercato si autoregola e alla fine vince la qualità.

Membro di giunta Confcommercio con delega ai rapporti con Confcommercio regionale e nazionale,

Gianfranco BIANCHI

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