Digitalizzazione sostenibile, Canese: “La sfida investe l’intera economia, un’urgenza e una necessità a cui ogni settore deve far fronte”

La digitalizzazione sostenibile è la capacità di incidere sul miglioramento della sostenibilità attraverso la trasformazione digitale. Un tema decisamente attuale, che riguarda il presente ma anche il futuro prossimo. L’umanità del ventunesimo secolo dovrà riuscire a coniugare il blu della tecnologia con il verde della sostenibilità. Questi sono del resto i temi affrontati sia a livello europeo sia in associazione, tant’è che è stata creata una task force con lo scopo di indirizzare le aziende e aiutarle a mettere in atto processi il meno impattanti possibile sull’ambiente, anche in vista degli obiettivi stabiliti dal pacchetto Fit For 55. Fit For 55 rappresenta un insieme di progetti dell’Unione Europea volti a ridurre del 55% le emissioni dei gas a effetto serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. 

Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte: sia a livello aziendale, sia personale. Dobbiamo riuscire a mettere in campo azioni o correttivi per andare in questa direzione. Ci sono molte cose che come imprenditori possiamo fare. Sicuramente digitalizzare il più possibile le nostre aziende è un primo passo fondamentale che non solo contribuisce a ridurre l’utilizzo smisurato della carta, ma ci permette anche di snellire determinati processi, così da accelerare il lavoro e liberare risorse da impiegare in altre funzioni.

Il settore che produce più emissioni è sicuramente quello produttivo e industriale. Il commercio ha senz’altro un’incidenza marginale, ma tutti siamo chiamati a dare un contributo. Un piccolo negozio può comunque fare la differenza. Utilizzare la cosiddetta “carta blu” al posto della classica carta bianca per stampare gli scontrini è già un buona pratica e un segnale di attenzione importante.

Confcommercio mette anche a disposizione delle aziende lo strumento “Imprendigreen” attraverso cui è possibile capire se la propria attività ha o meno i requisiti per poter ottenere il marchio. La piattaforma lanciata da Confcommercio nazionale dà a ognuno la possibilità di monitorare il proprio grado di sensibilità e preparazione sul tema, offrendoci utili suggerimenti per poter fare sempre di più.

La sfida investe l’intera economia, un’urgenza e una necessità a cui ogni settore deve far fronte: quando si parla di sostenibilità, anche le ferramenta sono chiamate a svolgere la propria parte. In un contesto in cui tutti gli attori politici ed economici possono promuovere iniziative e azioni concrete per ridurre il proprio impatto ambientale, anche chi si occupa di distribuzione di ferramenta e di articoli per il fai-da-te si interroga su come affrontare la sfida più importante per il futuro del Pianeta. I prodotti che scegliamo di vendere ne sono la testimonianza: dalle lampade a basso consumo energetiche, ai pannelli solari, alle pitture più ecologiche. Anche noi del mondo della distribuzioni possiamo dare il nostro esempio. In questo senso rivendichiamo con orgoglio l’importanza di tutti i negozi di prossimità, che sicuramente possono rappresentare un punto di riferimento per quei clienti attenti alla scelta dei prodotti da acquistare.

Membro di giunta Confcommercio con delega alla sostenibilità economica delle aziende, innovazione e cultura e Presidente di Assofermet,

Sabrina CANESE

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