La ricetta di Confcommercio per rendere Spezia attrattiva e competitiva

Dati spezzini in linea con l’andamento nazionale. Anche nel comune capoluogo si evidenzia un calo dei negozi tradizionali a discapito del boom del settore turistico, senza contare la maxi crescita dell’extralberghiero. Alla Spezia, negli ultimi due anni, sono nate 82 attività tra alberghi, bar e ristoranti, 54 delle quali nel centro storico. Dal 2016 al 2018, a chiudere i battenti, sono stati 21 negozi di commercio al dettaglio. Ben 233 in meno dal 2008. «Una città come la nostra non può vivere solo di turismo – ha detto Gianfranco Bianchi, presidente della Confcommercio spezzina -, ma deve recuperare quella massa di frequentatori che in questi anni si è spostata verso gli outlet, verso i centri commerciali e nel mercato delle vendite online. Per recuperare in pieno il proprio ruolo di capoluogo occorre rendere La Spezia attrattiva e competitiva. Servono infrastrutture e strutture moderne e fantasiose. Non dobbiamo accontentarci della normalità e dei suoi limiti. Dobbiamo anticipare quanto accadrà a livello ambientale nei prossimi dieci anni e interpretare le tendenze che segneranno il prossimo decennio. La città – prosegue Bianchi – ha dei punti di forza che se coniugati al meglio potranno farle compiere quel salto di qualità che merita. Mi riferisco in modo particolare all’waterfront, alla stazione marittima, alla passeggiata a mare, al collegamento tra il mare e la città e a Piazza del Mercato. Prevediamo innanzitutto che nei prossimi anni l’accesso al centro dei mezzi privati e pubblici sarà sempre più limitato a mezzi con impatto zero, e quindi dovremo realizzare una rete di parcheggi di cintura che sappia rispondere alle esigenze dei consumatori. Dobbiamo realizzare un waterfront fortemente attrattivo sia per i turisti che per i tutti i cittadini. Laddove possibile, sarebbe opportuno trovare spazio per spiagge e piscine, così da ridare il suo mare a una città che ad oggi lo vede ben poco. Piazza Cavour deve diventare il cuore della città futura. Una piazza dotata di servizi e infrastrutture innovative, con al suo interno più anime (vendita e consumazione a km zero). Un centro che viva e pulsi tutto il giorno e non soltanto la mattina». Un altro dibattito attuale riguarda il superamento di Viale Italia. Sopra o sotto? «Sono due scelte molto diverse tra loro – dice Bianchi – La prima sarà’ sempre una soluzione funzionale, ma provvisoria nello spirito e nella realizzazione. La seconda idea si collega invece a quel parcheggio sotto la Pinetina atteso da decenni. Ricordo che nel settembre 1998 Cofcommercio offrì alle autorità locali un progetto che prevedeva i parcheggi di piazza Europa e della Pinetina con ingresso e uscita sotto Viale Italia, nonché quello delle associazioni d’arma. È triste constatare che dopo 21 anni il solo ad essere stato realizzato sia quello di piazza Europa grazie alla Camera di Commercio. Realizzato per altro con ritardi che la città ha pagato e continua a pagare. Abbiamo oggi un’Amministrazione dinamica e impegnata nel rilancio della città – conclude Bianchi -, attenta a lavorare sui punti su cui mi sono soffermato. Mi auguro quindi che si possa arrivare a decisioni che portino a interventi di qualità».