Autorizzazioni tende non rinnovate e fioccano le multe. Confcommercio ‘Perché punire gli operatori proprio ora?’

Multe da diverse centinaia di euro per essersi dimenticati di rinnovare l’autorizzazione per l’installazione della tenda e dell’insegna della propria attività. Un’autorizzazione che va rinnovata ogni tre anni ma che nessuno lo ricorda, in quanto non è prevista una tassa da pagare, ma solo la richiesta del rinnovo del permesso. È accaduto alla Spezia e sono diversi gli operatori che hanno segnalato l’accaduto a Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia.

“Tutto ciò è inaccettabile – dicono i vertici dell’associazione di via Fontevivo. – Sappiamo che ci sono delle scadenze e che queste vanno rispettate ma è una vergogna che questi controlli vengano effettuati in un momento tragico per l’economia come quello attuale. Sembra quasi che qualora una scadenza non sia onerosa, si preferisca che questa scada così poi da riscuotere i soldi da coloro che non ricordano di rinnovarla. Chiediamo che, con la stessa puntualità con cui agli esercenti vengono inviati i bollettini per la corrispondenza di tasse da pagare, altrettanto puntualmente venga ricordato loro il momento in cui un’autorizzazione sta per scadere e va quindi rinnovata. Invece l’impressione è che quando da riscuotere non c’è nulla, nessuno si preoccupa di avvisare gli operatori, che vengono poi sorpresi da verifiche e salassati dalle multe. È inaccettabile pensare di fare cassa sulla pelle di commercianti, ristoratori e artigiani.

Sanzionare severamente coloro che, non rispettando i protocolli di sicurezza e le normative covid vigenti, mettono a rischio la salute dei cittadini non è solo giusto, ma doveroso. Ma perché accanirsi proprio adesso nei confronti di una categoria che è nel pieno di una crisi senza precedenti facendo controlli e verifiche su autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico applicando multe che gli operatori non sanno nemmeno come poter fare a pagare? Corrispondere una cifra di 300/400 euro per una multa, in questo momento, per molti significa abbassare per sempre la serranda della propria attività. Chiediamo dunque al Comune della Spezia di attivarsi per annullare i verbali di contestazione qualora non riguardino il mancato rispetto delle norme igienico sanitarie o di sicurezza”.

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