Il 2023 ha confermato la vocazione turistica del nostro territorio. Riolino: “Concetti chiave come sostenibilità, cultura e integrazione devono guidare una programmazione partecipata in cui l’individualismo delle singole località viene superato da una visione comune di sviluppo e valorizzazione”

Il 2023 ha confermato la vocazione turistica del nostro territorio e l’importanza che questo settore ricopre per la nostra economia. I trend decisamente positivi dell’anno passato devono però essere osservati con lucidità perché evidenziano alcune criticità di cui dobbiamo prendere consapevolezza e di fronte alle quali, come associazione, dobbiamo essere in grado di proporre delle soluzioni. Mi riferisco all’espansione incontrollata del turismo, spesso descritto come overtourism, che colpisce in modo più significativo i nostri borghi più noti. Questa crescente affluenza turistica, nel lungo termine, potrebbe portare a impatti negativi sull’ambiente, sulla cultura, sulle risorse locali e sull’esperienza turistica stessa. É quindi essenziale concentrare gli sforzi verso la destagionalizzazione dei flussi, promuovendo un turismo sostenibile, culturale e integrato che possa sostenere la naturale predisposizione del nostro territorio a lungo termine, stabilizzandone sia l’occupazione che l’economia.

Concetti chiave come sostenibilità, cultura e integrazione devono guidare una programmazione partecipata in cui l’individualismo delle singole località viene superato da una visione comune di sviluppo e valorizzazione. Questa visione richiede un coordinamento attivo di tutti i territori e di tutte le parti interessate: dalle autorità locali ai tour operator, dalle imprese all’industria, dalle associazioni locali ai residenti e ai visitatori. Parlare di turismo sostenibile significa lavorare insieme con l’obiettivo di soddisfare le esigenze economiche, sociali ed estetiche tutelando i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi locali e le comunità residenti. Parlare di cultura e creatività vuol dire promuovere il territorio al di fuori della stretta logica stagionale, valorizzando tutte le località attraverso eventi enogastronomici, musicali, sportivi, culturali ed esperienze slegate dalla logica del turismo massificato e dalla standardizzazione dell’offerta. Infine, parlare di turismo integrato significa mettere in atto delle azioni condivise capaci di portare una maggiore efficienza nell’utilizzo di infrastrutture e servizi e di ridurre la pressione turistica delle singole località attraverso la sua distribuzione nella più vasta area provinciale.

Si tratta di una sfida sicuramente complessa, di cui noi giovani di Confcommercio vogliamo farci promotori nel corso di quest’anno, mettendoci a disposizione delle amministrazioni nel programmare consapevolmente il futuro della nostra città.

La Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Fipe-Confcommercio La Spezia e membro di giunta Confcommercio con delega a turismo, pubblici esercizi, organizzazione di eventi,

Martina RIOLINO

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