“Tutti a tavola, nessuno escluso!”, alla Spezia un incontro dedicato alla cucina inclusiva e alla ristorazione senza glutine

Fipe Confcommercio La Spezia, in collaborazione con AIC, Associazione Italiana Celiachia, e con la partecipazione di ASL 5 –  ha organizzato “Tutti a tavola, nessuno escluso!”, un incontro dedicato a promuovere una cultura della cucina inclusiva, fornendo ai ristoratori strumenti concreti per accogliere in sicurezza i clienti celiaci. A ospitare l’evento la sala Barilli della sede spezzina di Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia.

L’iniziativa ha offerto agli operatori della ristorazione indicazioni pratiche, chiarimenti sulle normative vigenti e un’occasione di confronto diretto con professionisti ed esperti del settore. La celiachia richiede competenze specifiche e un approccio consapevole. Formarsi, oltre ad un obbligo normativo, rappresenta un valore aggiunto per le attività che vogliono garantire un servizio attento, sicuro e inclusivo. Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali portati dal sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini e dall’assessore alla Sanità e alla Sicurezza Giulio Guerri.

Diego Sommovigo, presidente Fipe La Spezia  ha sviluppato una riflessione sul ruolo della ristorazione locale e sull’impegno delle imprese spezzine verso modelli sempre più attenti alle esigenze alimentari della clientela.

“Dobbiamo ricordare che, oltre agli aspetti tecnici, è fondamentale l’empatia. – ha dichiarato Diego Sommovigo – Un ristoratore, oltre ad adottare tutte le misure previste dalla legge per evitare la contaminazione, deve essere formato anche per rassicurare il cliente. Mi è capitato più volte di spiegare personalmente ai clienti più timorosi il mio metodo di lavoro, questo ha fatto nascere un rapporto di fiducia che li ha portati a tornare per anni nel mio locale. La formazione deve coinvolgere ogni dipendente, anche chi non lavora direttamente in cucina ma gestisce la sala. Fipe La Spezia ha accolto l’appello dell’associazione nazionale nel porre massima attenzione su questa tematica così importante.”

Susanna Villa, referente AIC Liguria, ha approfondito le normative e le linee guida per la ristorazione senza glutine, illustrando le procedure per aderire al progetto nazionale “Alimentazione Fuori Casa”, oggi considerato un punto di riferimento fondamentale per chi cerca locali preparati e sicuri.

“Siamo l’associazione di riferimento per i pazienti celiaci e per le loro famiglie. Fin dal 1979 portiamo avanti le loro istanze con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita. – ha dichiarato Susanna Villa – La celiachia è una malattia seria che impatta profondamente sulla quotidianità e il nostro impegno è rendere ogni pasto sicuro, facendo rete con i ristoratori. Oltre a supportare i professionisti nella strutturazione di un servizio adeguato, offriamo consulenze ai locali per verificare che siano presenti procedure di lavorazione in sicurezza. Essere celiaci non è una moda, ma una patologia e l’unica terapia è una dieta rigorosamente senza glutine. I rischi nell’assunzione di glutine sono vari da paziente a paziente, ricordiamo infatti che non sempre i sintomi si manifestano subito, possono verificarsi complicazioni anche a lungo termine, come lo sviluppo di un linfoma intestinale.”

A seguire è intervenuta la dottoressa Deborah Shvartzman, dirigente veterinario presso ASL5 La Spezia, specializzata in ispezione degli alimenti di origine animale e con esperienza nel controllo qualità dei prodotti senza glutine. Il contributo tecnico della dottoressa verteva sugli aspetti di sicurezza alimentare e sulla corretta gestione degli alimenti gluten free nelle strutture ristorative.

“Abbiamo fornito una panoramica degli indirizzi regionali che gli operatori devono seguire, in linea con i disciplinari delle associazioni di settore. – ha commentato Deborah Shvartzman – Con una solida formazione di base, procedure chiare e la giusta attenzione, molti operatori possono produrre e cucinare alimenti senza glutine in totale sicurezza. L’auspicio è che il numero di tali operatori possa aumentare nei prossimi anni.”

Spazio infine alla testimonianza di Valentina Leporati, pasticcera e attivista gluten free che ha raccontato la sua esperienza alla guida di un locale completamente senza glutine, condividendo esempi di buone pratiche e casi di successo sviluppati sul territorio ligure.

“Cucinare è un atto di cura, significa avere attenzione per il proprio lavoro e per i propri clienti. Per costruire la cucina del futuro dobbiamo essere inclusivi. – ha concluso Valentina Leporati – Quando si inizia a confrontarsi con la celiachia si vive una piccola rivoluzione, all’inizio può spaventare, ma con il tempo diventa una serie di gesti quotidiani, naturali e necessari. La nostra è una città di mare, profondamente legata all’accoglienza proprio per questo ha il dovere e l’opportunità di fare ancora meglio sul fronte dell’inclusione. Sono orgogliosa di questo percorso e pienamente disponibile a contribuire: è la città in cui sono nata, e se posso fare la mia parte, io ci sono.”