Carta bianca per l’ospitalità in Europa

Fipe a Bruxelles con Hotrec per definire le priorità del settore fuoricasa a livello europeo: fronte comune sul tema legalità contro gli home restaurant 
• La Federazione Italiana Pubblici Esercizi Europa rinsalda la propria appartenenza a Hotrec – Hospitality Europe condividendo i punti strategici su cui lavorare nel corso della prossima legislatura, in primis innovazione, trasparenza, concorrenza leale e valorizzazione delle professionalità del settore e di una nuova cultura dell’alimentazione. 

• Tra le priorità evidenziate da Hotrec e maggiormente apprezzate da Fipe, l’impegno europeo a favore di modalità di lavoro flessibili, in linea con la stagionalità e le peculiarità del settore. 
• Con 2 milioni di imprese (per la maggior parte di piccole dimensioni o a conduzione familiare) e 11,9 milioni di lavoratori, il settore dell’ospitalità rappresenta l’80% dell’occupazione complessiva nel comparto turistico, in grado di creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro tra il 2013 e il 2016.

Quali sono le priorità da mettere in campo nel settore dell’ospitalità e del turismo in Ue per il prossimo futuro? Questo il tema cardine dell’incontro in programma a Bruxelles per la presentazione del nuovo Libro Bianco sull’ospitalità in Europa di Hotrec, l’associazione europea dei Bar, Ristoranti e Hotel a cui Fipe aderisce in rappresentanza dell’Italia.

“Un’importante occasione per fare sistema a livello europeo, valorizzare i punti di forza del nostro settore e soprattutto rinnovare l’impegno a lavorare insieme per il futuro considerando l’importante appuntamento elettorale che attende l’Unione Europea – commenta Antonio Flamini, consigliere di Fipe e membro del Comitato esecutivo di Hotrec -. Come evidenziato dal Presidente di Hotrec Jens Zimmer Christenses, le nostre priorità per il futuro dovranno fare leva sull’innovazione nel nostro settore, sulla valorizzazione di una cultura dell’alimentazione in ottica continentale attraverso un programma di iniziative condivise, sulla definizione di una migliore agenda per la regolamentazione, incrementando l’attenzione sulle specificità del settore turismo su cui l’Italia può e deve rivestire un ruolo cruciale. Come Fipe apprezziamo in particolare l’impegno a preservare sempre più per il futuro il patrimonio di professionalità del settore e ad incentivare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro turistico, attraverso modalità flessibili che possano tenere conto delle peculiarità e della stagionalità che caratterizza il nostro settore”.

Nel corso dell’incontro in programma a Bruxelles si è discusso dei cinque punti del whitepaper definiti da Hotrec su cui verterà il lavoro del Parlamento Europeo sul fronte turismo e ospitalità per la prossima legislatura, in particolare:

• Garantire regole omogenee e concorrenza leale nel mercato dell’ospitalità e della ristorazione, ambiti sempre più coinvolti dalla sharing economy e da fenomeni correlati, come gli home restaurant, che richiedono una normativa omogenea e rispettosa del principio “stesso mercato, stesse regole” su tutto il territorio europeo.

• Modificare le normative europee, e in particolare le disposizioni in materia di e-commerce, attribuendo alle piattaforme operanti nel settore responsabilità e obblighi verso i consumatori e il mercato, che siano adeguate al peso crescente assunto in questi anni.

• Definire un’agenda puntuale in fatto di regolamentazione, facendo in modo che l’Unione Europea si concentri sui grandi temi transnazionali e tenga in maggiore considerazione le specificità del settore turismo.

• Lavorare per promuovere su scala europea progetti di valorizzazione della cultura dell’alimentazione e dei corretti stili di vita.

• Mettere in campo strategie in grado di preservare il patrimonio di professionalità del settore e incentivare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro turistico.

Con oltre due milioni di imprese (soprattutto di piccole dimensioni e a conduzione familiare) e 11,9 milioni di addetti, il settore dell’ospitalità rappresenta l’80% del totale degli occupati nel turismo a livello europeo, e ha contribuito tra il 2013 e il 2016 a creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro.

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